Associazioni, Italia

Manifestazione delle associazioni del MICE dopo il DPCM del 18 Ottobre.

Ottobre 2020

Giuseppe Conte DPCM 18 ottobre 2020

Martedì 27 ottobre – dalle ore 10.00 alle 13.00 – il mondo degli eventi manifesta davanti a Palazzo Chigi per esprimere il proprio sconcerto alla chiusura del settore

La manifestazione è indetta da Federcongressi&eventi con l’adesione di: ADMEI – Association of Destination Management Executives International, Alleanza Cooperative Italiane, Associazione Internazionale Interpreti di Conferenza in Italia, Associazione Nazionale Banqueting e Catering, Club degli Eventi e della Live Communication, Convention Bureau Italia, ICCA Italian Committee, ItaliaLive, MPI- Meeting Professionals International Italia Chapter e SITE – Society for Incentive Travel Excellence – Italy Chapter.

Questa iniziativa fa seguito al comunicato delle associazioni degli operatori coinvolti nella meeting industry dopo il DPCM del 18 Ottobre 2020
Qui di seguito il testo del comunicato

Il DPCM uccide il settore dei congressi e degli eventi e brucia 36 miliardi di Pil

Vietare i congressi e i convegni mette sul lastrico un settore che dà lavoro a 570 mila persone. Le imprese già tutte con l’acqua alla gola pronte a chiudere

20 ottobre 2020-Il DPCM del 18 ottobre mette in profonda crisi il settore dei congressi e degli eventi.
Con la decisione di sospendere i congressi rischia la chiusura un settore che genera un indotto di 64,7 miliardi di euro con un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi di euro/anno (l’Italia rappresenta la sesta nazione al mondo per impatto economico generato dal settore degli eventi e dei congressi) e che impiega 569 mila addetti.

Un settore trainante del turismo, che assicura l’occupazione alberghiera anche in bassa stagione, riveste un peso importantissimo per le città d’arte attualmente in crisi e promuove all’estero l’immagine dell’Italia, coinvolgendo tutta la filiera (alberghi, centri congressi, agenzie organizzatrici, aziende di trasporti, società di catering e di servizi tecnici) e l’intera destinazione (ristoranti, taxi, musei, shopping, etc.)

Congressi e convegni sono volano di produttività e formazione e sono uno strumento decisivo per espandere le esportazioni delle imprese italiane.

È fondamentale sottolineare che il settore dei congressi e degli eventi è estremamente professionalizzato e sicuro: i centri congressi, gli alberghi e tutta la filiera connessa all’organizzazione dei congressi hanno investito in sistemi di sanificazione, si sono dotati e applicano protocolli di sicurezza ancora più rigidi di quelli stabiliti nelle “Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative” approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
Prevedere poi che in una location sia possibile svolgere attività di spettacolo, fieristica, o una manifestazione sportiva in presenza di pubblico  ma non un’attività “convegnistica” appare incomprensibile e certamente discriminatorio nei confronti dei soli organizzatori congressuali e di eventi.

La chiusura dei congressi mette in definitivo lockdown un settore che oggi ha già cancellato più della metà degli eventi previsti per il 2020 e che, privato della possibilità di programmazione, non ha nessuna possibilità di lavorare anche nel 2021.

Un congresso, un convegno o qualsiasi altra tipologia di evento pubblico o privato richiede mesi se non anni di programmazione.

I firmatari: ADMEI – Association of Destination Management Executives International, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Alleanza Cooperative Italiane, Associazione Internazionale Interpreti di Conferenza in Italia, Associazione Nazionale Banqueting e Catering, Astoi Confindustria Viaggi, Club degli Eventi e della Live Communication, Confturismo – Confcommercio, Convention Bureau Italia, Federalberghi, Federcongressi&eventi, Federturismo, Fiavet, ICCA Italian Committe, MPI- Meeting Professionals Internationals Italia Chapter, SITE – Society for Incentive Travel Excellence – Italy Chapter.

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