I Trivia Games, ossia gli intramontabili quiz opportunamente aggiornati, sono uno strumento potentissimo per far passare contenuti e divertire.
1. I quiz nei meeting. Meglio essere seri o faceti?
La maggior parte dei meeting si dibattono tra due obiettivi spesso in conflitto tra loro: ottenere i risultati istituzionali dell’evento (di comunicazione, di formazione, di marketing, eccetera) e intrattenere l’audience.
Il più delle volte i planner inseguono i due obiettivi con attività diverse e separate, si somministra adesso un po’ di serio e più tardi un po’ di faceto.
L’ideale però sarebbe che le due cose potessero andare insieme, cioè che si riuscisse a rinforzare la parte seria divertendo.
2. In realtà, meglio essere efficaci
Uno dei sistemi più efficaci e tutto sommato meno complicati da progettare sono i cosiddetti trivia games, ossia gli intramontabili quiz (vi ricordate Lascia o Raddoppia?).
Secondo David Jacobson, Fondatore di TrivWorks, agenzia americana specializzata in trivia games, per rendere i quiz uno strumento utile ai fini del meeting bisognerà prima di tutto:
– analizzare bene la composizione dell’audience (età, livello culturale, relazione con l’Azienda, ecc) per fare in modo che i giochi possano coinvolgere tutti;
– individuare gli obiettivi del gioco modellandoli su quelli dell’evento.
Ecco alcuni degli obiettivi che si possono ottenere più facilmente con i trivia games, secondo Jacobson:
– rinforzare il morale di un gruppo
– presentare nuovi membri della squadra
– unificare due team dopo un merger
– migliorare il lavoro del gruppo
– sviluppare le capacità di comunicazione
Ma si può fare molto di più, addirittura verificare la comprensione dei contenuti di una presentazione scientifica.
3. Perché i trivia hanno successo?
Una delle ragioni (forse la principale) è che possono essere personalizzati e adattati a qualsiasi azienda o organizzazione utilizzando fatti, prodotti, persone, pregi e difetti, modi di dire interni, esperienze pregresse e molto di più. Si accomunano così, senza sforzo, persone di età diverse, e diverse per cultura, funzione o gerarchia. E tutti si divertono.
4. L’effetto che fa
Oltre agli applausi, il tifo e le risate in sala, succede che i partecipanti a un meeting discutano animatamente, nelle pause tra una sessione e l’altra, degli argomenti trattati, e per di più divertendosi. Incredibile? Eppure succede. E ovviamente l’effetto si farà sentire nei gradimenti espressi sul meeting.
5. Ammodernare la formula
Fantasia e tecnologia ci permettono di inventare infinite formule di trivia games. Individuali o a squadre, con concorrenti estratti a caso, un reparto contro l’altro, tutti contro tutti, uomini contro donne, perfino scapoli contro ammogliati. E poi: a tempo, a punti, scopiazzando un programma TV e molto altro. Possiamo utilizzare la formula Mike Bongiorno (i concorrenti sul palco interrogati dal conduttore) o farci aiutare dalle mille risorse tecnologiche, dai dispositivi del televoto, da una app da scaricare sugli smartphone individuali, con annesse tutte le ibridazioni con le tecnologie del webinar e dello streaming. E a questo proposito le esperienze di molti dicono che i trivia sono fantastici anche negli eventi ibridi (audience in presenza e in remoto), per amalgamare le diverse audience.
6. Creare il plot
Come si fa a rendere coerente e accettabile una sessione di quiz all’interno di un meeting serio e impegnativo come la presentazione dei nuovi prodotti o dei target di vendita, o addirittura di un congresso scientifico?
La strada più semplice e molto utilizzata è di proporre i trivia games a più riprese durante il meeting, come intermezzo distensivo tra due sessioni toste. Una buona idea è di avere un conduttore in esclusiva per i trivia (diverso da quello/quella del meeting), non importa se è un personaggio famoso o no, purché sia abbastanza brillante. Ancora meglio se abbiamo una sigla e un logo, in modo che quando compaiono conduttore, sigla e logo tutti sanno già che si va ai trivia. Dopo la prima apparizione in cui il conduttore spiega come funziona, nelle altre andrà tutto in automatico e sentirete il pubblico che comincia a ridere ancor prima dell’inizio.
7. Un diluvio di premi
Per quanto possa sembrare banale, i premi sono il lievito del successo dei trivia.
Meglio tanti premi di piccolo-medio valore che pochi di grande valore. L’obiettivo è far sentire tutti in gioco. Una buona idea è quella di accompagnare ad ogni premio (che può essere un oggetto fruibile come uno smartphone o addirittura consumabile come un prosciutto) una prova della vittoria, una specie di certificato scherzoso che possa prolungare nel tempo l’effetto-vittoria, ad es. una foto incorniciata o una vignetta, un diploma, una targa, ecc.
Ecco un breve elenco assortito di idee che funzionano:
– Mc Donald’s gift card
– IPad
– Scatole di dolciumi
– Specialità locali (es salumi, formaggi, marmellate, ecc)
– Medaglie in stile olimpico (oro, argento, bronzo)
– Denaro sonante
– Una giornata di ferie
– Scatola sigillata con premi a sorpresa (un premio di valore + cianfrusaglie ridicole)
– Biglietti omaggio (cinema, teatro, concerti, partite)
– Abbonamenti a riviste
– Trattamenti spa
– Cena al ristorante per tutta la squadra
… e ovviamente l’elenco potrebbe essere infinito!
Piccola avvertenza: no oggetti ingombranti, scomodi da portare via. Tipo un ombrellone o una sdraio.
8. La ricetta magica
Per essere efficaci i trivia devono essere divertenti, appassionanti e far venir fuori, in tutti, un certo gusto della competizione. Gli esperti sono d’accordo che bisogna bilanciare, più o meno in parti uguali, tre tipi di domande:
– “sapere”, cioè domande di cultura alta o pop, di attualità, di sport, eccetera;
– “risolvere”, cioè indovinelli, trappole mentali, rompicapi, problemi logici, matematici o creativi, eccetera;
– “meeting e azienda”, cioè domande che attingono alla cultura aziendale, alle funzioni, ai personaggi, ai prodotti, agli argomenti trattati nel meeting, alla location, eccetera.
Questi tre blocchi andrebbero mescolati con un po’ di furbizia.
9. Risorse
Se produrre domande di cultura generale o sull’esperienza aziendale può essere relativamente facile, è più complicato crearne di divertenti e veramente appassionanti nel settore “risolvere”. È vero che esistono libri e blog su questi argomenti, ma bisogna avere a disposizione molto materiale perché non è facile trovare quello che fa proprio al caso nostro.
Ecco un po’ di fonti internazionali che contengono delle vere chicche:
– Training course material
– Quick Teambuilding activities
– Braingle
– Scavenger Hunt
– Wilderdom
– When in workttp
– Loquiz
– Good Riddle Snow
Potrete trovare molte altre risorse trafficando un po’ con Google 🙂
Buon lavoro!