Che differenza c’è tra “spiegare” e “raccontare”? Provate a “spiegare” a un bambino perché…
magari con qualche slide di Power Point, e lo capirete subito….
1. Ancora un Power Point?
Negli eventi le presentazioni, anche se mirabolanti, rappresentano spesso un punto debole. E l’inserimento di una sorpresa, prima o dopo la presentazione, non cambia nel pubblico la sensazione di assistere ad una somma algebrica di contributi poco coinvolgenti.
Ciò che ha cambiato molti eventi è la narrazione di storie.
C’è bisogno di veri e propri racconti.
Sempre più spesso, per questo, le aziende richiedono di organizzare gli eventi di mobilitazione delle persone, della forza vendita o di altri stakeholders, in forma non solo scenica, ma narrativa: invece della presentazione, il teatro.
2. L’ingresso del teatro in azienda è fenomeno non recente.
Utilizzato in contesti di natura più formativa, si è trasformato in uno strumento di comunicazione interna e di mobilitazione.
Dagli inizi del 2000 si contano frequenti episodi di imprese che, per animare i loro eventi e stimolare una riflessione, hanno costruito fiction allo scopo di mobilitare le persone attraverso narrazioni filmate: non sono mancate diverse citazioni al “camera cafe”.
Il teatro rappresenta situazioni aziendali in forma leggera e profonda insieme.
Può essere dal vivo o filmato: in ogni caso le rappresentazioni con personaggi rievocano la commedia dell’arte e coinvolgono il pubblico rispetto a temi complessi, là dove un Power Point non fa più primavera. Il collaboratore o il venditore o il fornitore vogliono essere convinti complessivamente del fatto che impegnarsi “vale ancora la pena”.
Queste persone valutano l’azienda vivendola tutti i giorni da dentro, con le sue contraddizioni organizzative, le incongruenze e le incertezze.
Il teatro ha la capacità di rappresentare in modo efficace e nello stesso tempo costruttivo la complessità del momento.
Un caso emblematico è la storia di Zzzoot. Si tratta di un percorso narrativo sul mondo delle aziende espresso in forma di evento teatrale aziendale, ed anche di fiction radiofonica (Radio24), di vlog, di racconto scritto.
Se l’azienda ha bisogno che le persone accolgano l’ambiguità, l’incertezza, la complessità del presente e del futuro, tanto vale confrontarsi con una azienda immaginaria e reale (Zzzoot è il nome di una azienda troppo vera per essere fantastica e troppo fantastica per essere vera) nella quale il pubblico può riflettersi sorridendo.
Rileggere il proprio ruolo con humour? Ma anche abbandonare il serioso e mantenere ciò che è serio, magari rivedere i propri punti di debolezza giocando un po’. In fondo la capacità di prendersi un po’ in giro testimonia la forza dell’azienda e dell’organizzazione, ed una disponibilità a migliorare.
3. In termini di genere il teatro può essere:
Un vero e proprio spettacolo con personaggi, evoluzioni, colpi di scena ispirato alla vita dell’azienda in questione
Un alternarsi di personaggi (ispirati a ruoli tipo all’interno dell’azienda) che intervengono durante l’evento per presentare il loro punto di vista
Un film che mette in evidenza criticità aziendali in chiave simpatica
Un gioco di improvvisazione
La messa in scena di pezzi teatrali celebri di autori classici che possono diventare oggetto di riflessione.
4. Il teatro negli eventi presenta risvolti che è bene gestire con attenzione:
Chiedete sempre all’organizzazione che vi supporta di scrivere un soggetto o un canovaccio, meglio uno script, del pezzo di teatro che si rappresenterà o diventerà una sit-com filmata, qualora si tratti di un testo originale.
Centrate una storia che metta a fuoco la complessità del momento per elaborare spunti costruttivi di riflessione: è importante che nella storia siano messi in evidenza, in chiave simpatica, i momenti della verità della vita aziendale che il pubblico stesso può trovare intriganti e interessanti, nei quali cioè si deve riconoscere.
Verificate che le persone sul palco siano in grado di governare sia il linguaggio del teatro sia il linguaggio d’impresa.
Permettete al pubblico del teatro nell’evento di interagire in qualche modo con la storia Non trascurate l’ipotesi di permettere al pubblico di proseguire la storia: il coinvolgimento del pubblico nell’improvvisazione e nella chiusura della narrazione presenta risvolti molto interessanti e ormai testati in termini di team-building.
Si alzi il sipario.