Il Poster Lab è uno strumento di formazione agile, utile anche per meeting.
1 – Come è nato Poster Lab
Con lo staff di una società di formazione, più alcuni collaboratori esterni e il supporto di ricercatori e professori dell’Università di Macerata e della Luiss, abbiamo sviluppato un modello di formazione che abbiamo chiamato Poster Lab, riferendoci ai poster dei congressi scientifici e medici.
Si tratta di una unità di apprendimento che si autoregola e autoapprende in un percorso blended, in cui si mischiano attività on line e in presenza.
Intorno ad essa si aggrega un gruppo di lavoro che apprende operando, e a sua volta diventa anche un gruppo di formazione che produce imparando.
E’ uno strumento molto agile, rapido ma efficace, che può essere utilizzato sia come workshop all’interno di un meeting o evento di altro genere, sia come modulo in un programma formativo tradizionale, sia come progetto autonomo e autoconsistente.
2 – Il modello
Il modello si fonda sulle esperienze e le teorie più significative degli ultimi 25 anni in ambito formativo e di cultura d’impresa, e fa riferimento all’insegnamento di Zygmunt Bauman (aula liquida), Henry Levy(intelligenza collettiva), Derrick de Kerkhove (intelligenza connettiva), Howard Gardner (intelligenze multiple), Joseph Novak e Toni Buzan (apprendimento significativo), Rudolph Arnheim (pensiero visivo), Dee Hock (leadership distribuita e ricorsiva), Schwaber e Sutherland (scrum agile project management), Nonaka e Takeuchi (learning organization), Vincenzo Petruzzi (gamification), Fontana e Vogler(storytelling).
3 – Come funziona
Il Poster Lab funziona così: l’argomento specifico che si intende trattare viene visualizzato con una mappa mentale, un flow chart o altro tipo di visualizzazione, su un poster cartaceo o elettronico.
Si crea così un ambiente virtuale a cui iscriversi per cominciare a interagire con il tema.
Un determinato giorno gli iscritti si incontrano in aula con un conduttore/facilitatore che gestisce l’aula, un tutor che soprintende alla parte tecnologica e un testimonial che racconta un suo caso relativo all’argomento. L’incontro ha una durata di 40 minuti.
Il conduttore apre i lavori con qualche spiegazione di metodo e fa partire un video della durata massima di 7 minuti, con cui si fa il punto sull’argomento (vedi foto – durante il video i partecipanti possono continuare a inviare post)
Subito dopo introduce il testimonial che racconta il suo caso con supporto di slide o filmati, per una decina di minuti (foto di copertina)
Nell’aula si trova una LIM (lavagna interattiva multimediale) intorno alla quale si svolge tutta l’attività del poster lab. La lavagna è gestita dal conduttore con touch screen, e dal tutor con un computer. I partecipanti scaricano sui loro apparecchi mobili una app con cui possono interagire con la lavagna, inviando domande o contributi sull’argomento. Le domande e gli spunti di riflessione vengono visualizzati sulla lavagna come post-it virtuali (nella foto a destra il conduttore gestisce i post it dei partecipanti sulla lavagna interattiva).
4 – La discussione
Il conduttore attiva una discussione in cui si chiariscono dubbi e sviluppano idee. Questa fase dura circa 15 minuti. Negli ultimi 5 minuti il conduttore seleziona i post-it che serviranno per sviluppare gli approfondimenti in rete.
Il tutor registra tutti i contributi che poi verranno valutati e sarà premiato il più creativo, il più stimolante, il più interessante (gamification).
Nelle conclusioni il conduttore ricorda che da lì in avanti i lavori continueranno nella comunità virtuale di pratica e i partecipanti potranno scaricare tutti i materiali e interagire in forum per sviluppare le conoscenze condivise sull’argomento.
L’aula può essere unica o far parte di manifestazioni più ampie come convegni e corsi.
5 – I risultati
Il Poster Lab è stato presentato per la prima volta nell’evento “Exploring Elearning”.
In due giorni si sono svolti 36 poster lab con più di una replica per ciascuno, e 450 partecipanti in tutto.
In questa prima sperimentazione abbiamo potuto rilevare che:
– tutti i poster hanno avuto lo stesso standard qualitativo,
– 40’ sono sufficienti per produrre qualcosa di interessante su cui continuare a lavorare,
– il modello può funzionare bene sia da solo sia come cluster formativo,
– può funzionare altrettanto bene per riunioni e progetti agili.