Nuove tecnologie in scena

Nuove tecnologie in scena

Le nuove tecnologie sono entrate di prepotenza nella scenografia degli eventi. Nuovi monitor giganteschi, video-wall, videoproiezioni con correzioni geometriche, tecnologia LED in mille applicazioni.

La scenografia di eventi ha avuto negli ultimi 20 anni un’accelerazione enorme in termini di sofisticazione e impiego di tecnologie d’avanguardia. Le vecchie convention con l’oratore che legge dal podio su un palco spoglio, sono lontane anni luce.

In realtà oggi il fenomeno degli eventi – e le convention nello specifico – è la frontiera più avanzata per innovazione e sperimentazione nel campo della scenografia virtuale e della comunicazione visiva. Le possibilità offerte dalle nuove tecnologie video permettono di creare spazialità fantastiche e articolate attraverso l’uso dell’inusuale, del sorprendente e incorporeo, e praticamente non ci sono più limiti alla realizzazione artistica.
Le apparecchiature video oggi maggiormente utilizzate sono i monitor al plasma o LCD (cristalli liquidi), i videoproiettori di ultima generazione, e – grande rivoluzione di questo momento – la tecnologia LED con tutte le sue applicazioni.

I monitor al plasma e LCD sono diventati, nel tempo, strumenti di grande flessibilità e vastissimi utilizzi. Con la riduzione della cornice di contorno sono andati a sostituire i vecchi e pesanti monitor a tubo catodico per creare video-wall (pareti di video) sempre più grandi e impressive. Si possono comporre in gran numero e il segnale può essere unico (un’unica grande immagine composta a mosaico) o splittato da monitor a monitor tramite un software, creando gli effetti più impensati. La risoluzione si spinge oggi sino all’HD (alta definizione).

Nei videoproiettori l’evoluzione di risoluzione e di potenza luminosa è stata enorme negli ultimi anni, passando dalla tecnologia a tubo catodico ai proiettori più moderni a matrice attiva TFT LCD, fino a quelli a tecnologia DLP, di migliore qualità.

Nuove tecnologie in scena

La tecnologia LCD, nata per proiezioni grafiche e presentazioni in genere, offre un dettaglio abbastanza preciso ed è di facile utilizzo anche da persone meno esperte.

La tecnologia DLP offre una più elevata qualità delle immagini, più definizione e maggiore potenza luminosa. Tutte queste tecnologie possono essere utilizzate per proiezioni architetturali e scenografiche. Quindi possiamo proiettare immagini su monumenti, palazzi o piazze oppure, come nelle ultime realizzazioni teatrali, proiettare un’intera scenografia virtuale. Sono stati eliminati anche gli impedimenti fisici ai quali si era sempre obbligati, visto che il proiettore oggi può essere installato addirittura quasi parallelo allo schermo. Oggi i proiettori sono equipaggiati da sistemi di correzione geometrica che consentono la proiezione completamente fuori asse e su superfici non piane, tanto che si possono proiettare immagini su superfici ondulate, sferiche o dalle forme geometriche più stravaganti senza perdere in leggibilità.

Ma la novità che più ha fatto irruzione nel mondo della comunicazione visiva – ed è in continua evoluzione – è la tecnologia a LED. Se la videoproiezione ha il limite di essere visibile solo con luce ridotta, il led sfida la luce solare.

Nuove tecnologie in scena

Anche se i monitor a led sono arrivati ad una definizione molto interessante (distanza minima fra i pixel 3 mm) è sempre bene fare i conti fra la distanza di visione e la risoluzione del led. Una regola  semplice per evitare brutte figure dice di calcolare la distanza di 1 metro per ogni millimetro di distanza (passo) fra i pixel. Per un monitor con risoluzione 10 mm reale (si dice “passo 10 mm”) la distanza di visione consigliata è quindi 10 m. L’evoluzione di questa tecnologia ha portato a utilizzare i led anche come elemento scenografico, con l’arrivo dei cosiddetti led “creativi”, di cui fanno parte i led a barre, il led trasparente e il led a pixel singolo, ovvero tutti i led che possono essere utilizzati a “complemento di scenografie”, e che si prestano a giochi di trasparenza. Oppure quelli che possono rivestire le forme più svariate (pixel singoli). Si possono posizionare personaggi o elementi scenici dietro i led trasparenti e farli sparire o apparire, semplicemente con un gioco di luci o immagini visualizzate dal led. Con il pixel singolo si può rivestire di led l’oggetto e farlo apparire luminescente.

Questa tecnologia recentissima è stata applicata in Italia con le “Gocce led” nel WORLD TOUR 2009 di Laura Pausini, dove 8 strutture metalliche a forma di goccia tridimensionale sono state rivestite di led, e su di esse venivano visualizzate immagini.

Le possibilità di una tecnologia che ha fatto passi da gigante sono dunque enormi, ma tutto ciò nasconde una trappola: che la tecnologia venga utilizzata con lo scopo coprire un vuoto di idee, e diventi fine a se stessa.  Stupirà, certo, ma il vuoto si vedrà lo stesso.