La tecnologia consumer entra nel mondo business

La tecnologia consumer nel mondo business

L’uso quotidiano delle tecnologie digitali sui dispositivi personali condiziona sempre più spesso le scelte aziendali, soprattutto negli eventi.

1. Cosa sta succedendo tra noi e la rete?
Pensate alla diffusione del tablet e dello smartphone.
Oggi il tablet supera, nelle vendite per unità, il personal computer.
Il tablet e lo smartphone sono entrati prepotentemente nelle nostre abitudini e hanno contribuito a farci rivedere il nostro modo di pensare e agire: le app ci permettono di navigare, di viaggiare, di essere informati in tempo reale, di videochiamare, di giocare (pensiamo ai nostri figli nativi digitali), essendo connessi sempre e ovunque.
Il nostro device sta diventando sempre di più un “prolungamento” di noi stessi che un tool esterno.
Gli americani sono bravissimi a riassumere il concetto in acronimi: “Bring Your Own Device”, #BYOD su Twitter. Questo è un trend ormai consolidato.
Soprattutto grazie ai nuovi device la rete è diventata 2.0 friendly, quindi facilmente interattiva e bidirezionale: chiunque può creare un contenuto, diventare editore pubblicandolo sul proprio blog, e può prendere parte attiva e disintermediata nella narrazione che si svolge sui Social Media, costruendosi una propria “identità digitale”.

2. E in caso di evento business?
In azienda l’utente vuole ritrovare le stesse possibilità e funzionalità, lo stesso tipo di comunicazione 2.0 a cui si è abituato. Meglio ancora se può utilizzare il proprio device. La linea di confine tra comunicazione aziendale e identità digitale personale non è più così marcata, né come strumenti né come contenuti.
Nella creazione e nell’organizzazione di un evento l’aspetto digitale non potrà più essere solo di supporto, ma sarà necessario interpretare il cambiamento di attitudini nel complesso della comunicazione e declinare le tecnologie per rendere smart, coinvolgente e “2.0” un evento. Ecco alcuni esempi.

3. Eventi su più sedi collegate in tutto il mondo
Videoconferenza e streaming: una sfilata di moda o un’assemblea soci di una banca può essere organizzata su più sedi collegate in audio-video interattivi così da coprire più efficacemente mercati e territori differenti, ottimizzando gli investimenti, diversificando e arricchendo i contenuti e, perché no, viaggiando di meno e quindi rispettando l’ambiente. L’evento, con contenuti differenti, può essere trasmesso in streaming in tutto il mondo, fruibile dagli utenti remoti che non hanno potuto recarsi in una delle sedi interattive, accedendo al portale aziendale dal proprio device.

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4. Applicazioni multimediali interattive
Soluzioni tipiche del marketing di prossimità (app), che includano l’utente anche con il proprio device (#BYOD), possono arricchire l’evento. A seconda della tipologia dell’applicazione e coerentemente al concept dell’evento, deve essere realizzata la rete più opportuna (wi-fi, RFID, NFC, …) per ingaggiare tutta la platea con modalità differenti. Una volta ingaggiato l’utente, l’app può consentire di effettuare il voto elettronico, il download in tempo reale degli atti del convegno o scaricare pdf, video e materiale informativo degli espositori o del promoter. Poi con il wayfinder ci si orienta nelle aree o percorsi del congresso; con la realtà aumentata si può dare valore aggiunto a un articolo esposto: per esempio, inquadrando un’automobile con il proprio smartphone appaiono a schermo informazioni più dettagliate e anche, grazie all’utilizzo dei tag possono essere visualizzati in 3D contenuti dedicati o suggestioni multisensoriali.

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5. Integrazione con i social network
I contenuti e le applicazioni multimediali interattive possono essere di aiuto all’evento grazie alla mia presenza abituale sui social network, al mio device personale e alle mie competenze acquisite anche nella vita privata. Esempio: faccio una fotografia dal mio smartphone, la pubblico su Twitter con menzione dell’account dell’azienda @nome_azienda e hashtag dell’evento #nome_evento; su un grande videowall dotato di touch screen allestito nella sede dell’evento vengono pubblicati in tempo reale i tweet con la possibilità di espandere la notizia.

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6. Gaming
Per realizzare attività di gaming coerenti col concept dell’evento possono essere utilizzate tecnologie di visualizzazione differenti, dal videowall al tappeto o al tavolo interattivo, ai quali può essere applicata una soluzione multitouch. Per esempio: in un evento per una casa farmaceutica, gli utenti sono invitati ad abbattere i batteri lanciando delle palline contro un videowall dotato di multitouch screen. L’utente coinvolto nel gioco lascia i propri dati e viene profilato per essere ricontattato nel post evento.

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7. La realtà è cambiata anche per l’organizzatore
Organizzare con successo un evento oggi significa introdurre competenze nuove di event management. Il solution integrator dovrà assecondare l’evoluzione digitale seguendo i Vendor più innovativi e completi e preoccuparsi di integrare la tecnologia più coerente al concept dell’evento digitale: multivideoproiezione, videoproiezione 4k (4 volte l’HD) per applicazioni 3D con occhialini, videowall in retroproiezione e multitouch screen per allestimenti particolari integrati in stand, totem multimediali per applicazioni di kiosk communication.

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Inoltre bisognerà considerare che l’evento 2.0 può avere una sua vita precedente all’evento stesso, e proseguire in una successiva grazie ai contenuti nati durante l’evento che possono animare i social media e la presenza dell’Azienda organizzatrice sui social network, a tutto beneficio del suo marketing.
Per questo è oggi fondamentale progettare il concept dell’evento che abbia in se contenuti virali e di interesse sociale.

8. I contenuti nascono con la tecnologia “dentro”
Sono finiti i tempi in cui, definito il concept e il budget, si procedeva allo sviluppo dell’idea per arrivare alla fine al noleggio delle tecnologie ritenute più adatte. Oggi progettare un evento significa mettere in campo soluzioni multimediali da subito, progettare le soluzioni, scegliere le tecnologie tra le moltissime a disposizione, e coinvolgere i partecipanti fin dalla fase pre-evento, per lasciare nel post-evento tracce del messaggio e del concept, monitorando così anche il RoI (ritorno sull’investimento).