La riflessione di uno studioso della comunicazione su incontri virtuali ed eventi con incontro “fisico”, a cui le nuove tecnologie offrono più opportunità che rischi.
1. Perché incontrarsi?
Oggi che la tecnologia permette di comunicare in tempo reale anche tra persone molto distanti tra loro, viene da chiedersi perché mai si dovrebbe continuare a incontrarsi di persona, con l’aggravante dei costi che non sono neppur lontanamente confrontabili.
Già, perché? Si dice che ciò che non è economico deve scomparire. Invece gli eventi (aziendali e no) con incontro “fisico” dei partecipanti continuano a esistere e ad aumentare di numero. Si modificano e si adattano alle nuove realtà economiche e tecnologiche, d’accordo, ma di scomparire proprio non se ne parla. Dunque, come mai? I casi sono due: o si tratta di palesi violazioni delle leggi economiche (anche il calabrone, stando alle leggi fisiche non dovrebbe volare, e invece…) oppure si scopre che gli incontri “fisici” saranno pure costosi, ma non sono diseconomici. Cioè danno qualcosa che vale la pena di pagarequello che costa.
Che cosa è? E’ una comunicazione di qualità più alta, più coinvolgente, più duratura, più “di pregio”. E dove c’è bisogno di comunicazione di qualità l’incontro “fisico” è imbattibile.
2. La relazione prima di tutto
Sarà utile richiamare una regola aurea della comunicazione: le relazioni comunicative vengono prima dei mezzi che utilizzano.
Ciò significa che se le relazioni sono forti, tenderanno a svilupparsi attraverso ogni canale possibile, se sono deboli utilizzeranno pochi canali, e nemmeno a fondo, e soprattutto privilegeranno quelli a minor costo perché l’aspettativa sulla relazione e sui suoi possibili benefici è bassa. Bisogna poi aggiungere che in caso di relazioni comunicative giudicate importanti, si possono avere sia flussi che vanno dalla virtualità alla realtà, sia l’opposto: se mi rendo conto attraverso i contatti via Facebook che certe persone o certi gruppi meritano di essere frequentati, cercherò di parteciparvi (e viceversa, me ne guarderò bene se mi paiono noiosi o inutili); se ho una buona relazione con qualcuno cercherò di frequentarlo di più, anche on line, e così via.
3. La rete migliora gli eventi
Dunque possiamo arrivare a una prima conclusione provvisoria: niente scomparsa degli eventi a fronte delle nuove opportunità virtuali, solo un innalzamento delle aspettative.
Ma possiamo farci anche una domanda: è vero che nell’epoca della rete gli eventi tendono ad assumere un’importanza addirittura crescente e possono svilupparsi in nuove forme integrando l’incontro fisico con le potenzialità tecnologiche? Sì, è vero.
A quali condizioni? Almeno tre, che riguardano lo “statuto” profondo del comportamento relazionale. E’ indispensabile che si offra apprendimento, incontro, trasformazione.
4. L’apprendimento
Siamo più propensi a spendere il nostro tempo nell’incontrare gli altri se abbiamo la sensazione che questo incontro ci faccia imparare qualcosa che non potremmo apprendere altrimenti. Può sorprendere che davanti a una disponibilità di risorse virtualmente infinita come quella attuale, dove tutto sembra a distanza di un click del mouse, si cerchino occasioni che comportano maggior dispendio di tempo e di energie. Eppure sappiamo che alcune cose si imparano solo nell’interscambio con gli altri, un po’ come non si diventa capaci di fare mobili se non guardando e provando in una bottega artigiana. Ecco, la trasmissione del sapere diventa sempre più preziosa, e sempre più mediata dall’incontro, dall’interazione, dall’emotività tipica della relazione interpersonale in presenza, persino dalla condivisione con altri discenti.
5. L’incontro
Dietro l’apparente continua prossimità dei social networks si nasconde spesso una grande lontananza. L’altro è lì, nascosto dalla maschera della sua fotografia, delle sue preferenze, delle sue dichiarazioni. E lo stesso vale per noi. Ma nel vero incontro con l’altro, quale può realizzarsi in occasioni autentiche (e anche i meeting organizzati lo possono essere) dobbiamo fare la fatica di improvvisare i nostri comportamenti, sinceramente e collaborativamente. Ci sveliamo di più, e gli altri si svelano di più a noi. Questa autenticità è oggi un bisogno molto forte, forse più forte di quanto non lo sia mai stato. Un bisogno cui la disponibilità on line quasi mai è in grado di rispondere sul serio.
6. La trasformazione
Nelle occasioni autentiche noi cambiamo noi stessi. Il cambiamento necessita di un passaggio rituale, un momento preciso nel tempo e nello spazio in cui qualcosa matura e si svela. In quasi tutte le religioni viene descritto come il momento della conversione, o dell’illuminazione, in cui all’incontro con l’altro e alla comprensione delle cose segue la conversione, ossia una trasformazione verso un livello più ampio di consapevolezza. Senza scomodare la religione, tuttavia, sappiamo che siamo incentivati a spendere il nostro tempo e le nostre energie (per non parlare del nostro denaro) se abbiamo l’impressione che ciò che facciamo sia capace di fornirci una esperienza che vale la pena, che può provocare in noi un miglioramento verso il benessere. Gli eventi hanno un senso soprattutto se suggeriscono, e poi realizzano, questa possibilità di trasformazione e di miglioramento.
7. Le nuove tecnologie: usatele!
Per finire, se posso dare un consiglio agli organizzatori di eventi e alle aziende che li commissionano, vorrei insistere su questo aspetto: non attribuite alle nuove tecnologie né un valore miracolistico (la soluzione di tutti i problemi) né un ruolo diabolico (distruggeranno gli incontri tra persone). Sono solo un mezzo. Gli eventi basati su incontri “fisici” continueranno a essere il miglior strumento di comunicazione mai inventato, ma dovrete preoccuparvi moltissimo, ancor più che in passato, che garantiscano: apprendimento vero e utile, incontro profondo e caldo tra i partecipanti, opportunità di trasformazione, cioè cambiamento e novità. Per ottenere tutto ciò potrete anche utilizzare le nuove tecnologie, e inventare così format diversi e nuovi dove le persone restino protagoniste.
Se promettete e manterrete questi tre benefit i vostri eventi saranno certamente un successo, i risultatisaranno profondi e duraturi e il vostro sarà un investimento produttivo.