Esino Lario invece che Manila per Wikimania 2016

Esino Lario invece che Manila per Wikimania 2016

Il ballottaggio è stato tra Manila (capitale delle Filippine) e Esino Lario, 500 abitanti in provincia di Lecco. Ha vinto Esino. Ecco il racconto di un partecipante.

1. Se non fosse… e invece…
Se non fosse per i dodici chilometri di curve che ci collegavano al resto del mondo, per i 500 “albergatori” che ci hanno accolto nelle loro case, per l’aria fina dei 900 metri di altitudine … e se non fosse per la luce delle notti stellate e per il buio profondo della valle senza altri paesi… se non fosse per il profumo di fieno nei prati e di funghi nei boschi, e la vista del lago 700 metri più in basso, be’ se non fosse per tutto questo (e altro) potremmo dire che è stata una Wikimania come le altre. Invece dobbiamo dire che è stato un evento veramente speciale per la particolare location: non un grande albergo, centro congressi o università (come gli anni scorsi), ma un intero piccolo paese nel mezzo di un parco naturale, sospeso tra montagna e lago. E pensare che saremmo potuti essere a Manila (destinazione in ballottaggio)… Insomma, è andata bene così!

 

(da sinistra: escursione all’Alpe di Esino. Ph. Bobo11 / Jimmy Wales con alcuni partecipanti a Wikimania 2016. Ph. لا روسا/ Escursione al Monte Croce. Ph. Harvinder Chandigarh)  

 

2. Ci siamo stati tutti, e bene.
Eravamo circa 1200 partecipanti e 150 volontari, tra esinesi, wikipediani, studenti delle scuole lecchesi e semplici simpatizzanti. Provenivamo da 70 Paesi del mondo, tantissimi europei, molti americani, ma anche asiatici e africani, arrivati a Esino a proprie spese o grazie a una borsa di partecipazione offerta da Wikimedia Foundation o dai vari capitoli nazionali di Wikimedia (come Wikimedia Italia, Wikimedia Mexico, Wikimedia France, eccetera).
A ogni wikipediano, appena arrivato a Esino, è stata consegnata una welcome bag con maglietta, programma, materiale informativo su Esino Lario e un utilissimo poncho per eventuale pioggia. Chi alloggiava fuori dal paese trovava anche una torcia per non smarrirsi tra i boschi.
I quasi 700 partecipanti alloggiati a Esino (gli altri stavano in alberghi a Varenna, Perledo e altri paesi vicini) sono stati sistemati nei pochi alberghi e B&B, qualcuno in un dormitorio, ma soprattutto nei tanti appartamenti messi a disposizione per l’occasione dagli esinesi. C’è stato anche chi ha preferito la propria tenda da campeggio.

3. I primi sono stati i “nerd”.
I primi partecipanti sono arrivati a Esino la settimana precedente, ma il grosso dei wikipediani è arrivato martedì 21 giugno. L’evento è ufficialmente iniziato la mattina di mercoledì 22 con l’apertura dei lavori dell’Hackathon, ovvero due giorni dedicati quasi interamente ad argomenti di tecnica informatica. Wikipediani provenienti da mezzo mondo lavoravano insieme nelle aule della scuola elementare e nel teatro della scuola materna sullo sviluppo di nuovi strumenti informatici per semplificare, ad esempio, la contribuzione e il controllo dei contenuti. Dopo i primi due giorni i programmatori hanno potuto continuare a lavorare in un’aula della scuola elementare rimasta aperta 24 ore su 24 per tutta la durata di Wikimania.

 

(da sinistra: Wikipediano al computer. Ph. Niccolò Caranti / Lola. Ph. Raine Halama / Alcuni volontari smistano i buoni pasto. Ph. Dario Crespi)

 

4. La macchina è andata a regime.
Giovedì 23 giugno è stato il secondo giorno di grandi arrivi. Le registrazioni, la consegna di badge e welcome bag e lo smistamento nei vari alloggi è tutto avvenuto nell’ex Albergo Italia, mentre sulla piazza arrivavano i pullman dalla stazione di Varenna. Qui ci sono stati i primi complimenti per l’organizzazione perché tutto è filato liscio nell’apparente confusione. Ma era solo allegria. Divertente anche l’inedito inglese degli esinesi (che però ce la mettevano tutta), e noi wikipediani italiani abbiamo dato una mano a colmare le lacune. Nessun problema di incomprensione!
Il giorno seguente Jimmy Wales, cofondatore di Wikipedia, ha tenuto il suo tradizionale discorso di apertura di Wikimania nel palazzetto dello sport, ma non ci stavamo tutti e alcuni hanno seguito la presentazione in diretta streaming dalla sala polivalente di Esino, l’ex cinema ristrutturato per l’occasione.
I pranzi funzionavano così: ognuno ha ricevuto un blocchetto di buoni-pasto utilizzabili nei bar e ristoranti del paese o nella tendostruttura-mensa. Un’ora sola di pausa a pranzo e poi i lavori riprendevano nelle varie sale.

5. Il posto ha favorito l’entusiasmo e la concentrazione.
Tre giorni di lavoro intenso con oltre 100 sessioni, entusiasmante perché molto produttivo e fatto tutti insieme, e alla sera si scioglieva la fatica. Esino Lario come location dell’evento è stata una scelta coraggiosa ma sicuramente vincente. A differenza di una grande metropoli, dove la gente dopo le conferenze si disperde, a Esino si era praticamente “sequestrati” e immersi in quel particolare clima, tra la kermesse e il campeggio. Era fantastico ritrovarsi la sera per godersi una birra al fresco con amici che magari fino a quel momento conoscevi solo on-line, e continuare a parlare dei progetti Wikimedia.

 

(da sinistra: cena. Ph. Harvinder Chandigarh / Serata country. Ph. Martina Corà / Mostra “Wiki Loves Monuments”. Ph. Niccolò Caranti)

 

6. Non di solo lavoro vive il Wikipediano.
A margine dei lavori hanno riscosso enorme successo le degustazioni di formaggio e cioccolato presso la tendostruttura, gli happy hour con azoto liquido e i “viaggi” sul piccolo trenino che collegava le varie sale per le conferenze, il quale, ovviamente, era dotato di un accesso Wi-Fi.
Tutto sommato il meteo ci ha graziati e solo l’ultimo giorno è stato necessario usare il poncho. Ma non tutto il male viene per nuocere: nel bel mezzo di un temporale ci siamo trovati sotto una tettoia con alcuni amici e con Milos Rancic, wikipediano serbo, che ha fatto girare la sua ottima grappa alle prugne, fantastica per scaldarsi e socializzare.
Wikimania non è stata solo lavoro. Dopo le conferenze, infatti, sono state offerte ai partecipanti escursioni e altre attività, visite guidate a Milano e Como, passeggiate sui monti del parco regionale della Grigna Settentrionale, una cena al Baitello di Ca’dell’Alpe, visite alla scoperta di Esino Lario guidati da alcuni studenti delle scuole lecchesi, concerti, aperitivi, mostre, le cantine aperte e la riuscitissima serata country con tanto di toro meccanico nella piazza del municipio, balli e musiche western. Anche Jimmy Wales si è scatenato in danze non proprio aggraziate, ma sicuramente divertenti.  Viceversa agli esinesi sono state offerte visite guidate nei  luoghi virtuali di Wikimania per scoprire i progetti di Wikimedia Foundation e dei capitoli nazionali. Ma l’evento più sorprendente e spettacolare è stato nel palazzetto dello sport nell’ultima piovosa serata, quando alcuni falchi ammaestrati hanno suonato un enorme theremin alto sei metri. Natura e tecnologia fuse insieme per ottenere qualcosa di bello e di emozionante. Un po’ come Wikimania a Esino Lario.

7. Esino Lario: un nuovo format per le prossime Wikimania?
Insomma, è stato un evento riuscitissimo, che ha fatto contenti i partecipanti, entusiasti del nuovo format e della splendida location, gli esinesi, che hanno ritrovato la vitalità del paese come negli anni ’80, e ovviamente gli organizzatori, che hanno portato a casa grandi soddisfazioni e la paternità di una formula che speriamo venga riproposta in futuro in una delle tante Esino Lario sparse per il mondo.

 

(Sopra: spettacolo con i falchi ammaestrati al palazzetto dello sport. Ph. Martin Kraft / In copertina: la banda di Esino Lario. Ph. Raine Halama)