C’era una volta il lockdown – Roberta Pinzauti

Roberta Pinzauti

Con questo primo articolo di Roberta Pinzauti, iniziamo a pubblicare le riflessioni di professionisti del mondo degli eventi su come vivono e hanno ripensato al loro lavoro in questo lungo periodo di blocco degli eventi live.
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“ E vissero felici e contenti…..” Tutte le favole finiscono così! Come finirà invece per tutti noi questa ‘favola cupa e nera’ che stiamo vivendo da febbraio? E cosa ho fatto io?

Penserete: “ma il Lockdown non è una favola!”
Delle favole tutti abbiamo un’immagine idilliaca, in realtà sono narrazioni i cui protagonisti possono essere persone, animali, cose e sono popolate da nemici, rapporti conflittuali, eroi con prove terribili da superare, personaggi positivi o molto negativi, pozioni magiche, armi segrete e virus.

Ci sono anche i ‘virus’!
Un esempio per tutti: la “Spada nella roccia” di Walt Disney, che ha edulcorato non poco i contenuti simbolici.
virus-favolePerò come non pensare a Mago Merlino quando sconfigge Maga Magò trasformandosi in virus? Dopo varie trasformazioni in animali feroci e spaventosi, Magò diventaun terribile ed enorme drago e viene sconfitta da un invisibile e piccolissimo virus della varicella… Un drago sconfitto dalla varicella!!
Anche noi siamo in battaglia contro un ‘virus’ che ci ha obbligato a modificare la nostra vita, le abitudini, i comportamenti, i pensieri. Sgominati da un organismo di natura non cellulare e anche parassita perché incapace di un metabolismo autonomo. Il mondo è degli invisibili?

“Come fare formazione esperienziale on line?”
Personalmente l’invisibile mi ha obbligata a ripensare il lavoro, a non escludere a priori soluzioni nuove e soprattutto ad adattare la metodologia, che nel mio caso è particolarmente esperienziale e chiede la presenza, il corpo e le emozioni.
Mi batto da anni per promuovere, progettare ed erogare formazione esperienziale con tecniche teatrali. Le neuroscienze mi sono venute in aiuto in questi ultimi anni affermando che i processi di apprendimento passano attraverso il sistema motorio, cioè il corpo.
Quel ‘corpo’ sempre, così ‘invisibile’ nella formazione tradizionale che si rivolge al sistema cognitivo, importante ma non sufficiente. Quindi posso dire che sto vivendo una contradizione che mi è sembrata difficilmente sanabile!
Confesso che all’inizio ho pensato: “ non posso fare formazione on line, come posso rendere virtuale la Presenza?” e ho anche pensato: “prima o poi si stuferanno di questa scorpacciata di webinar, call, video conferenze, smart working, Zoom e applicazioni varie!”
Ci conto sul fatto che prima o poi il ‘virtuale’ ci verrà a noia, ma dopo aver partecipato a molti webinar utilissimi, interessanti e ‘a gratis’ mi sono entusiasmata ed ho cercato di rivedere e capire come trasformare alcune parti del mio lavoro esperienziale in ‘virtuale’: lavorone!!
Praticamente ho dovuto, senza pregiudizi e remore, trasformare, in alcune sue parti, quello che avrei pensato impossibile fare in maniera diversa. Quindi l’invisibile (il virus) ha reso visibile quello che era invisibile… e vai con i giochi di parole!

Il primo progetto: la voce, questa (s)conosciuta
Per cominciare ho progettato un webinar sulla voce, dal titolo: “ La Voce ai tempi del webinar” perchè oggi più che mai è diventato importante gestire meglio la comunicazione a distanza che concentra la Presenza nella Voce e nelle espressioni del Viso.
Conoscere la propria voce e imparare a riconoscerla è il primo passo per saperla utilizzare per esprimerci, rendere più efficaci le call, ma anche aiutarci a trasmettere quel calore o empatia che non possiamo più fare con la vicinanza. Qualche parola chiave? Respirazione, tono, volume, tempo, ritmo. Vuoi saperne di più? Guarda il video e contattami se sei interessato al webinar.
E presto saremo in partenza con altri corsi online