4 trend 2015 per la meeting industry secondo Imex

Imex Group

Per i meeting sarà un anno di evoluzione e di cambiamento. Saranno sempre più importanti alcuni ingredienti del meeting design e crescerà la loro funzione trasformando la relazione tra/con i partecipanti. Questa la previsione di IMEX Group che mette in evidenza i 4 trend-chiave per i meeting del 2015.

Trend 1: gioco, divertimento, engagement.
Il 2014 è stato l’anno del gioco come strumento per sbloccare la creatività e come risorsa per il business. In realtà questo è sempre stato vero, ma i favori che sta riscuotendo il “gioco” fanno pensare che sarà uno dei caratteri distintivi del 21° secolo. La celebre frase di Einstein “Il gioco è la forma più alta di ricerca” è stata citata da Rhea Blanken, guest speaker di IMEX e guru della creatività. E’ già da qualche anno che Gartner Inc., società multinazionale leader mondiale nella consulenza strategica, prevede che nel 2015 il 40% delle aziende globali utilizzeranno attività di gamification come ingrediente principale dei loro processi di business, come già fanno ad es. Nike, Quirky, My Fitness Pal. Steve Gross di IMEX America fa notare che “quando le persone si incontrano a meeting ed eventi è fondamentale fornire occasioni di gioco per aiutarle a esplorare, creare connessioni e nuove sfide. E per renderle felici di trovarsi lì.

Trend 2: le app.
Le app continuano a essere molto attraenti e la forza della loro novità diventerà enorme nel 2015. Questa la previsione di IMEX. Ma non saranno app fine a se stesse, da collezionare come le figurine. Le app per eventi e meeting saranno invece continuamente collegate con altre piattaforme, specialmente siti web, in linea con i bisogni del mercato, forniranno statistiche in tempo reale, offriranno possibilità di interazione come messaggi live, votazioni, e altre forme di coinvolgimento e meccanismi di feedback.

Trend 3: nuovi format.
Nel 2015 aspettiamoci di vedere gli spazi per i meeting e i format andare verso una vera rivoluzione e le direttive imposte dal meeting design dovranno essere sempre più vincolanti per tutta la catena dei fornitori. Qualche esempio: David Silverman della Harvard Business Revew suggerisce di limitare i meeting a 50 minuti per dare la possibilità alla gente di tirare il fiato e riuscire a tornare in tempo per gli impegni quotidiani. Invece ad Arianna Huffington (del famoso Huffington Post) piacciono i meeting “peripatetici”, confortata da ricerche della Washington University che sostengono che i lavoratori sono più impegnati, meno sulla difensiva e più collaborativi quando lavorano a un progetto stando in piedi e non seduti.

Trend 4: il benessere.
Al di là del bere acqua, inghiottire pillole di proteine e sottoporsi a un rapido massaggio ringiovanente, un livello più alto di consapevolezza spirituale inizia a farsi strada nelle presentazioni, nelle sessioni e nei format dei meeting. Quando Time Magazine e Forbes concedono spazio ad argomenti come questi, si può essere sicuri che sono di vera attualità e che meritano la visibilità. Inoltre, quando personaggi del calibro di Deepack Chopra, relatore a MPI WEC (World Education Congress) 2014 e riferimento spirituale per rock star di fama mondiale, capi d’azienda come Oprah Winfrey, Russell Simmons (Def Jam), Marc Benioff (Salesforce.com), Rick Goings (Tupperware), riconoscono i benefici spirituali e materiali della meditazione, i meeting planner e l’intera meeting industry hanno la grande opportunità – e soprattutto l’autorizzazione – di portare questa nuova attenzione per il benessere fuori dalle spa e metterla decisamente in scena e sotto i riflettori.

Articolo originale apparso sul sito successfulmeetings