Confini e città
Anello di congiunzione tra le regioni meridionali, la Basilicata confina con la Puglia ad est e nord-est, con la Campania a nord-ovest, ancora con la Campania ed il mar Tirreno ad occidente e con la Calabria e lo Ionio a Sud. Pur essendo una piccola regione, la Basilicata è bagnata da due mari, Ionio e Tirreno ed è ricca di laghi, tra cui quello di Monticchio di origine vulcanica.
Arrivare in Basilicata è molto semplice, quale che sia il mezzo di trasporto impiegato: in auto attraverso le autostrade A3 e A14, in treno, attraverso le direttrici adriatica e tirrenica delle Ferrovie dello Stato o in aereo, dagli aeroporti di Salerno o Bari. Le province della Basilicata sono Potenza, che è anche capoluogo di regione, e Matera. Tra le altre città, i centri più popolosi sono Melfi, dove in giugno si disputa il rally del Vulture, Pisticci, Policoro e Lavello.
Natura incontaminata e team building
Il territorio della Basilicata, pur in prevalenza montuoso, presenta una grande varietà di paesaggi. Se a nord dominano i massicci dell’Appennino Lucano, scendendo verso sud il territorio degrada verso le spiagge dorate della costa ionica, che partono da Metaponto per terminare in Calabria.
Sul versante tirrenico, nel piccolo lembo di costa tra Campania e Basilicata, dove le coste sono ripide e irregolari, c’è Maratea, dominata da un Cristo simile a quello di Rio de Janeiro e ricca di ristoranti e locali notturni.
In Basilicata un meeting planner può offrire al cliente tantissime e varie attività di team building all’aria aperta:
– trekking
– passeggiate a cavallo o in mountain bike nel Parco Nazionale del Pollino, alla ricerca dei caprioli, del lupo e dell’aquila reale
– birdwatching nel Parco di San Giuliano, nel materano,
– sport acquatici, come la pesca sportiva nel lago Petrusilio, nella Val D’Agri,
– torrentismo e rafting nei piccoli corsi d’acqua che scendono verso il Metaponto,
– canottaggio nel lago di Sinise, dove ogni anno vengono anche organizzate gare di canoa con atleti professionisti
I Sassi di Matera e le Chiese rupestri: un tuffo nella Preistoria
La principale attrattiva della Basilicata è Matera, con i suoi Sassi, dichiarati Patrimonio dell’Umanità (UNESCO). Queste abitazioni costruite una sull’altra nella roccia calcarea che conferisce il caratteristico colore biancastro, fanno parte della parte della vecchia della città, solcata dalla Gravina di Matera, un profondo crepaccio che fende in due la valle. I Sassi diMatera, pur subendo parziali trasformazioni, sono stati abitati a fasi alterne dal Paleolitico fino agli anni ’60 del Novecento, quando vennero definitivamente abbandonati per le condizioni poco salubri di vita.
Lungo la Gravina di Matera si possono vedere anche grotte, antichi eremi e chiese rupestri. Un’immersione nella (prei)storia e nella natura, tra antichissimi insediamenti come la Grotta del Pipistrello e suggestivi luoghi di culto, continuerà con una visita al Parco Archeologico Storico Naturale della Murgia e delle Chiese Rupestri del Materano, esteso su una superficie di 8.000 ettari, tra i comuni di Matera e Montescaglioso.
A Matera, esempi di architettura romanica sono la Cattedrale e la Chiesa di San Giovanni Battista.
Potenza, il secondo capoluogo più alto d’Italia (820mt.), rivela il suo passato storico col Duomo, edificato nel XII secolo, la Torre Guevara, ultimo resto dell’omonimo castello, le porte di San Giovanni, San Luca, San Gerardo che permettevano l’acceso dalle mura della città.
Gastronomia
Per la sua tradizione cerealicola, la Murgia materana viene definita il “granaio d’Italia“. La pasta fatta a mano con farina di grano duro, sale e acqua è probabilmente un’ invenzione lucana; ne esistono numerosissime varietà: fusilli, cavatelli, calzoni, orecchiette, strascinati (simili alle orecchiette, realizzate strisciando il dito sulla pasta). Il condimento tradizionale è il ragù di carne, preparato utilizzando carni di agnello, maiale e capretto cotte nel sugo di pomodoro.
Il pane è un alimento altrettanto importante per la gastronomia della Basilicata, ed è presente in molti primi piatti. E’ di solito a base di farina di grano duro, e il suo sapore è reso più intenso dalla cottura nei forni a legna. Molto apprezzato il pane prodotto a Matera, simile a quello di Altamura, fatto di sola semola, in forme di grandi dimensioni, che indurisce molto lentamente.
Spesso i piatti della tradizione sono arricchiti dal gusto deciso del peperoncino, chiamato in Basilicata in almeno tre modi diversi: diavulicchiu, frangisello, cerasela; era usato anticamente per combattere malattie come la malaria, e si continua ad utilizzarlo assai frequentemente nella cucina locale.
Tra le ricette tipiche, la Pignata, a base di carni ovine cucinate in terracotta con le verdure, il Cutturiddu, carne di pecora cotta con cipolle, peperoni, aglio, pomodori e patate o la Fedda rossa, una fetta di pane cotta alla brace e condita a piacere.
La Basilicata ha due vini DOC, Terre dell’Alta Valdagri, Matera e un vino DOCG, l’Aglianico del Vulture.
Basilicata nei Film
I luoghi della Basilicata vengono spesso scelti come location per produzioni cinematografiche; generalmente i film storici sono ambientati nel materano, mentre il resto della regione viene sfruttato sopratutto per le sue bellezze paesaggistiche.
Tra le pellicole più celebri: Cristo si è fermato ad Eboli, con Gian Maria Volontè e tratto dall’omonimo libro di Carlo Levi, Il Vangelo secondo Matteo, di PierPaolo Pasolini, Anno Uno, con Nino Manfredi, Del Perduto Amore, di Michele Placido, Io non ho paura, di Gabriele Salvatores, La Passione di Cristo, di Mel Gibson, Quantum of Solance, con lo 007 Daniel Craig, Basilicata coast to coast, con Alessandro Gassman, omaggio del regista e attore Rocco Papaleo alla sua terra.